A voi verrebbe mai in mente di mandare
una bambina a lezione di pattinaggio senza i pattini, a nuoto senza costume da bagno o tennis senza la racchetta? Mi rispondo da sola: non credo proprio.
E allora perché solo noi insegnanti di
danza veniamo visti come dei bacchettoni intransigenti sull'abbigliamento corretto a lezione?
Credo che morirò senza aver avuto una risposta a questa domanda, ma prima mi tolgo la soddisfazione di affrontare con
voi il tema del dress code basico per la lezione.
Partiamo dall'alto:
Retine per capelli: o come le
chiamo io “Le bucoliche”. Virgilio non c'entra niente. Le chiamo
così perché si bucano spesso e facilmente . Anche se hanno qualche
foro si possono usare lo stesso. Però attenzione: ho detto QUALCHE.
Ho visto mamme cercare di fare lo chignon utilizzando un buco con un
filo interdentale di retina intorno. Non funziona
Forcine: a volte si perdono, sia
sciogliendo lo chignon che durante la lezione. Sarebbe buono e giusto
controllare che ce ne siano almeno sette o otto. Altrimenti con due
l'impalcatura crolla.
Body per le femminucce e maglietta per i maschietti: va bene che il frugolotto
di casa fa lezione solo una o due volte alla settimana per un'ora o
due di attività, ma una lavata a settimana come minimo sarebbe
opportuna. Perché a danza si suda e perché i bambini piccoli
lavorano tanto a terra (che per quanto sia pulito è sempre un
pavimento).
Quando poi l'étoile di casa diventa adolescente e il monte ore di lezione e gli ormoni aumentano si può considerare
l'investimento di un secondo body/maglietta perché diventerà necessario lavarlo/a dopo ogni lezione.
Se il body è di licra NON si stira
(io non ho mai stirato nemmeno quelli di cotone ma sull'argomento ci sono
diverse scuole di pensiero). Almeno tre o quattro volte mi è
arrivata a lezione una bimbetta con un bel ferro da stiro impresso
sulla tutina...tipo Superman.
Evitate anche i 4 strati di canottiere di lana sotto il body. Al di là del fatto che sono veramente antiestetiche (perché conferiscono un aspetto da insaccato anche alla bimba più filiforme dell'universo) non servono. I ballerini non vanno in letargo e sudano anche d'inverno. La canottiera la possono mettere quando escono da lezione dopo la doccia.
Calzamaglia: Le bambine
crescono. E' una legge della natura.. quindi non dico di comprare le
calzamaglia di 4 taglie più grandi ma calcolate che ci devono fare
la spaccata. Se il cavallo arriva alle ginocchia al primo grandplié
di sente un CRAAACCCC e ciao ciao calze. Io dico sempre alle bimbe:
“Meglio le calze rotte che le gambe” però povere gioie.. come
fanno a muoversi?
Per i maschietti uguale chiaramente, anche se la calzamaglia da uomo generalmente è più resistente (tipo leggins per capirsi). Quindi se è corta o troppo stretta non si rompe ma il bambino sembrerà un po' legato nei movimenti...
Mezzepunte: PUZZANO.
Tremendamente. Perché anche i piedi di una leggiadra ed eterea
ballerina sudano. Ma vi do una bella notizia: si possono lavare.
Alcuni tipi addirittura in lavatrice. Bene. FATELO per noi
insegnanti. Grazie.
Solo se vi capita sotto il naso un bel
paio di mezze riposte per settimane in un sacco di plastica ad ogni
fine lezione potete affermare di avere le idee chiare sulle armi
chimiche.
Gonnellini, scaldamuscoli,
scaldacuori, scaldapiedi vari. Alcune scuole li vogliono, altre
no. Le vostre figlie faranno di tutto per farsene comprare duecento
modelli diversi, ma ora cari genitori sapete la verità: non sono
necessari. Limitatevi alle indicazioni dell'insegnante.
In futuri post affronteremo insieme il
discorso tutù e scarpe da punta per le femminucce e sospensorio per i maschietti... c'è troppo da scrivere e meritano
uno spazio apposito.
Se avete bisogno di chiarimenti fatemi
sapere..