Adesso voi mi dovete spiegare perché molto spesso i professori di scuola ostacolano in ogni modo possibile i ragazzini che fanno danza seriamente.
Partiamo dal presupposto che concordo pienamente sul fatto che la scuola viene prima di tutto. Anche se il tuo desiderio è fare il ballerino professionista e hai le carte in regola per riuscirci devi studiare. Perché non si sa mai cosa può succedere nella vita e avere un piano B è fondamentale.
Ma quando ti trovi davanti un ragazzino che studia, va bene a scuola e dedica i suoi pomeriggi alla danza classica perché lo devi mettere in croce?
Un sacco di volte mi è capitato di parlare con genitori che lamentavano il fatto che molti professori una volta saputo che il figlio/a faceva un percorso "agonistico" hanno esordito con frasi "eh.. certo troverà duro perché a scuola da noi siamo molto esigenti e sono richieste molte ore di studio a casa...".
Sono particolarmente sensibile all'argomento perché l'ho vissuto in prima persona.
Vi racconto la mia esperienza. All'ultimo anno di liceo scientifico iniziavo a lavoricchiare come ballerina. Niente di super impegnativo però qualche spettacolo qua e là mi ha fatto saltare una decina di giorni di scuola e i miei genitori hanno chiaramente avvisato i docenti. Avevo la media dell' 8, 5 (che all'epoca era veramente buona) e la stavo mantenendo nonostante la danza mi impegnasse parecchie ore.
La professoressa di matematica aveva iniziato a tormentarmi sul fatto che dovevo smettere perché dovevo affrontare la maturità, che non potevo dedicare tutte quelle ore alla danza, che era un peccato BUTTARE così il mio tempo.. etc etc.
Ora io mi sono sempre domandata che voleva che facessi. Dovevo stare a casa a guardare tutto il pomeriggio in tv "Non è la Rai" e cantare a squarciagola con Ambra Angiolini "T'appartengo e io ci tengo"????
Capisco avessi avuto 5 di matematica ma avevo 9! Forse ascoltare Tchaykowsky aiuta più di Ambra sulla matematica... dovrò documentarmi! Scherzi a parte, non credo proprio che i miei compagni si lobotomizzassero davanti alla tv tutto il pomeriggio (ero in una bellissima classe), ma non ho mai capito il perché di questo accanimento nei miei confronti.
Alla fine ero talmente esasperata che, d'accordo con i miei genitori, le ho mentito e le ho detto che avevo smesso. Da quel giorno è cambiata e mi ha lasciato in pace.
La sera prima dell'orale di maturità ho ballato come corpo di ballo in
Giselle.
Sono uscita con 60/60. E mi sono tolta la soddisfazione di dirle che non avevo mai smesso.
Ora se ci sono dei ragazzi che leggono questo post: cercate una strada alternativa.. mentire non è mai bello. Ma non fatevi discriminare per la vostra passione.
Se poi ci fossero degli insegnanti tra i lettori: beh.. rifletteteci.