Passa ai contenuti principali

In primo piano

2020 e la pandemia dei corsi TIK TOK

Il 2020 sarà ricordato come l'anno della pandemia. Ma l'argomento di oggi non è il Covid. Entro ogni giorno in scuole di danza nelle quali affrontiamo un'epidemia per cui non bastano distanze, mascherine e disinfettanti. Sto parlando di TikTok! Le scuole di danza private sono subissate da richieste di mamme (e papà) che vorrebbero tanto iscrivere la loro fanciullina a un corso di questa brillante "disciplina". La sottoscritta, che vive in un mondo suo parallelo (non ho la tv in casa!), fino a qualche settimana fa manco sapeva cos'era.  Mi sono documentata. Ho scoperto su Wikipedia che è un social network nato in Cina (dove si chiama Douyin) nel settembre 2016 (ecco perché non ne sapevo nulla... nel settembre 2016 è nato il mio secondo figlio: ero impegnata!). Attraverso l'app si possono creare brevi clip musicali (max 1 minuto) con filtri ed effetti spettacolari. E' molto di moda tra gli adolescenti, alcuni dei quali sono diventati delle vere e proprie...

Don Chisciotte su RAI5 domenica mattina alle 10

Nel mese di dicembre Rai5 propone un balletto ogni domenica mattina alle 10.00... mi sembra di tornare bambina quando mi incollavo alla tv e pendevo dalle labbra di Vittoria Ottolenghi. Che bello!

La scorsa domenica ho rivisto Giselle con Bolle- Zacharova del 2015 e il 15 dicembre è la volta del Don Chisciotte del Teatro Dell'Opera di Roma.

don chisciotte


Se interpreto bene l'immagine pubblicata sul sito di Rai5 (il link non mi si apre!) dovrebbe essere la versione del 2017 con Iana Salenko e Isaac Hernandez coreografata da Laurent Hilaire.
L'ho già vista ma bisso volentieri.


Anche per il Don Chisciotte, come per quasi tutti i grandi classici del balletto, esistono varie versioni.

Fu ideato nel 1870 da Marius Petipa che lo coreografò insieme a Alexander Gorgsky e la musica fu affidata a  Ludwig Minkus.
I balletti di questo compositore di origini cecoslovacche ma cresciuto a Vienna rimasero nel repertorio dell'Urss per molti anni e fu principalmente grazie a Rudolf Nureyev che vennero diffusi in Occidente, dopo che nel 1961 chiese asilo politico all'aeroporto parigino di Le Bouget.

In realtà il Grand pas de deux del terzo atto era già noto in America grazie a George Balanchine che,  fuggito giovanissimo dalla Russia, lo aveva inserito nel repertorio del New York City Ballet.

La versione che vedremo domenica mattina si discosta molto da quella di Grogsky perché la coreografia di Laurent Hilaire si rifà a quella di Michail Barysnikov per l'American Ballet Theatre ed è molto più dinamica ed atletica.

Per quanto mi riguarda il Don Chisciotte di Michail Barysnikov e Cynthia Harvey rimane il migliore di sempre... sono cresciuta guardando quel video fino a consumare il nastro.



Anche Natalia Osipova è una Kitri di tutto rispetto ma Cynthia Harvey rimarrà sempre la numero uno per la sottoscritta. Vi posto le due variazioni così potete confrontare.



E domenica mattina sintonizzatevi su Rai5! Buona danza e buona visione a tutti

Post più popolari