Concorso si o concorso no?

Ieri una mia cara amica insegnante mi ha chiesto perché non organizzo un concorso di danza.
Già... bella domanda.

E' un'idea che mi frulla in testa da un po' ma che non ho ancora avuto il coraggio di mettere in pratica.
Perché diciamocelo pure: non è mica facile come sembra.
Ci sono molti punti su cui riflettere per bene.

Innanzitutto il periodo in cui farlo: a inizio anno è troppo presto, a fine anno ci sono già i saggi, in primavera è un tripudio di eventi di ogni tipo.

Poi le categorie: danza classica e contemporanea o aprire anche ad altre discipline?

E le suddivisioni di età? Non amo troppo la categoria baby: hanno appena capito di avere due gambe... diamo loro un pò di tempo. Probabilmente farei dai 10 anni in su, perdendo però una grande fetta di pubblico.

La giuria: nomi famosissimi e costosissimi o insegnanti bravi e qualificati ma meno noti? Mi piacerebbe invitare giovani direttori di compagnie di danza del territorio, per permettere ai partecipanti più grandicelli di farsi notare e perché no di avere un'occasione di lavoro.

I premi: in denaro, in borse di studio, in abbigliamento?

Per ultimo ho tenuto il peggio del peggio: come organizzare le prove in palcoscenico?
Ho esperienze terrificanti di concorsi che pur di guadagnare qualche soldo in più preparano scalette infinite per le quali magari hai le prove alle 9 del mattino e poi vai in scena alle 23.30...

Bisognerebbe permettere a tutti di avere il tempo necessario per provare con calma, dedicando almeno 15 minuti per coreografie di 3 minuti. Per permettere ai ragazzi che si esibiranno di familiarizzare con il palco.

Avete dei suggerimenti? Sono in ascolto