Passa ai contenuti principali

In primo piano

2020 e la pandemia dei corsi TIK TOK

Il 2020 sarà ricordato come l'anno della pandemia. Ma l'argomento di oggi non è il Covid. Entro ogni giorno in scuole di danza nelle quali affrontiamo un'epidemia per cui non bastano distanze, mascherine e disinfettanti. Sto parlando di TikTok! Le scuole di danza private sono subissate da richieste di mamme (e papà) che vorrebbero tanto iscrivere la loro fanciullina a un corso di questa brillante "disciplina". La sottoscritta, che vive in un mondo suo parallelo (non ho la tv in casa!), fino a qualche settimana fa manco sapeva cos'era.  Mi sono documentata. Ho scoperto su Wikipedia che è un social network nato in Cina (dove si chiama Douyin) nel settembre 2016 (ecco perché non ne sapevo nulla... nel settembre 2016 è nato il mio secondo figlio: ero impegnata!). Attraverso l'app si possono creare brevi clip musicali (max 1 minuto) con filtri ed effetti spettacolari. E' molto di moda tra gli adolescenti, alcuni dei quali sono diventati delle vere e proprie...

Danza con me: ANCORA PER FAVORE!

Eccomi qui come promesso a raccontarvi le mie riflessioni personali sul "Danza con me" del 1 gennaio.
Bello bello bellissimo.
All'una e mezza mio marito ha dovuto strapparmi dal pc perché io rimanevo sul divano ancora connessa alla Rai nella speranza che non fosse finito.

Quest'anno mi è piaciuto enormemente. Ho trovato un bellissimo ritmo, una piacevole alternanza tra momenti seri e momenti di svago, degli ospiti di prim'ordine e delle patner eccezionali.



4.392.000 spettatori sono rimasti incollati alla tv a guardare danza con la D maiuscola. Sono tante persone, molte delle quali reduci dai bagordi del primo dell'anno, con la digestione in corso da settimane e l'occhio a mezz'asta (come ha sottolineato Geppi Cucciari),  ma che sono rimaste a vedere la Bayadere e Manon, segno che la danza classica piace ancora molto!

Ha usato la trasmissione per farci riflettere su problematiche attuali come il clima, la condizione della donna, la libertà e la compassione. Ulteriore conferma della potenza della comunicazione non verbale della danza, che arriva diritta al cuore meglio di mille parole.

Rispetto alle edizioni precedenti mi è sembrato molto più disinvolto anche con le parole e con la conduzione, cosa che mi fa ben sperare che "Danza con me" continui anche quando appenderà le scarpette al chiodo. A tal proposito mi aspetto che nei prossimi anni crei un momento in cui lui non danza ma lascia lo spazio a qualche giovane talento emergente.

C'è stato ancora un notevole sfoggio di addominali? Probabilmente si, ma credo che tutte le critiche a riguardo provengano da persone che non se lo possono permettere.
Delle versioni dello spettacolo mi è sembrata senza dubbio quella meno celebrativa su Bolle, anche considerando il pezzo sul Re Sole. L'aver coinvolto Alberto Angela per parlare di storia della danza mi sembra geniale.



Bravi gli autori, i ballerini, gli scenografi e tutti gli interpreti. Personalmente ho adorato Luca e Paolo sulla trave.
Grazie a Bolle per quanto fa per la danza e speriamo che prima o poi si decidano a proporci qualcosa di simile anche a ferragosto. Non sarebbe male poter contare su due appuntamenti all'anno!






Post più popolari