In questi giorni ho osservato il mondo della danza reagire alla quarantena.
Oggi inizio a condividere con voi le mie riflessioni sul difficile tema della didattica a distanza.
Ci sono fondamentalmente due scuole di pensiero:
- la prima offre video tutorial a qualsiasi ora e su qualsiasi piattaforma. Maestri, allievi, genitori che ballano attaccati a sedie, tavoli o cucine.
- la seconda si indigna perché la danza è sacra e non va profanata in questo modo.
Chi ha ragione?
Ho riflettuto a lungo sulla questione.
Premetto che sto sperimentando in prima persona con la scuola elementare di mia figlia che la didattica a distanza è difficile, molto difficile. Per quanto i maestri siano bravi, gli allievi ci si mettano d'impegno e non salti la connessione, insegnare di persona è tutta un'altra cosa.
L'empatia non funziona in videochat. Non abbraccio la corrente di pensiero del "ci voleva una pandemia per insegnarci che la scuola a distanza funziona".
Detto ciò apprezzo tantissimo lo sforzo che milioni di docenti in tutto il mondo stanno facendo
per dare ai nostri figli una parvenza di normalità, per tenere occupata la loro mente o, nel nostro caso, il loro fisico.
Rimane il problema della didattica. Perché se si trattava di stare a casa solo un paio di settimane era un discorso, ma adesso rischiamo che i nostri allievi prendano dei difetti eseguendo erroneamente ma in buona fede gli esercizi che proponiamo loro via web. Nella danza l'occhio vigile dell'insegnante è fondamentale.
Come fare? Mi spiace ma non ho una risposta infallibile al quesito. Mi sento di consigliare il "poco ma buono", ossia degli esercizi semplici, basilari, magari a terra in modo che i ragazzi abbiano dei riferimenti precisi per svolgere correttamente l'esercizio. Se riuscite fatevi mandare i loro video dell'esecuzione.
Però non dimenticate il contatto umano. Anche se siete degli estremisti della corrente di pensiero che vuole la danza solo con il giusto parquet, ricordatevi che i vostri allievi, specie quelli più giovani, sono molti disorientati in questo periodo e che quello di cui hanno più bisogno è vedere che le loro figure di riferimento (genitori, parenti, insegnanti) sono accanto a loro per ascoltarli e rincuorarli.
Essere un insegnante di danza è anche questo.