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2020 e la pandemia dei corsi TIK TOK

Il 2020 sarà ricordato come l'anno della pandemia. Ma l'argomento di oggi non è il Covid. Entro ogni giorno in scuole di danza nelle quali affrontiamo un'epidemia per cui non bastano distanze, mascherine e disinfettanti. Sto parlando di TikTok! Le scuole di danza private sono subissate da richieste di mamme (e papà) che vorrebbero tanto iscrivere la loro fanciullina a un corso di questa brillante "disciplina". La sottoscritta, che vive in un mondo suo parallelo (non ho la tv in casa!), fino a qualche settimana fa manco sapeva cos'era.  Mi sono documentata. Ho scoperto su Wikipedia che è un social network nato in Cina (dove si chiama Douyin) nel settembre 2016 (ecco perché non ne sapevo nulla... nel settembre 2016 è nato il mio secondo figlio: ero impegnata!). Attraverso l'app si possono creare brevi clip musicali (max 1 minuto) con filtri ed effetti spettacolari. E' molto di moda tra gli adolescenti, alcuni dei quali sono diventati delle vere e proprie...

Baby dance post lockdown

 Quest'anno mi sono chiesta come sarebbe stato per gli allievi più piccoli rientrare in sala.

In quasi tutte le scuole private ci sono corsi di propedeutica, baby dance, giocodanza dedicati ai bimbi in età da scuola dell'infanzia (3-5 anni). 




Sono corsi in cui il bambino si approccia a questa bellissima disciplina con esercizi proposti sotto forma di gioco, adatti all'età degli allievi, ma che già fanno percepire loro quello che, negli anni, sarà il lavoro con il proprio corpo, nello spazio, con la musica, con i compagni.

Chiaramente le norme di distanziamento sociale imposte per la salute  di tutti pongono dei limiti importanti a quello che è il nostro lavoro. Non si possono far interagire a coppie i bambini, bisogna cercare di tenerli lontani tra di loro, correggerli senza toccarli,...

Se tutto ciò è complicato già nella scuola materna che i bimbi frequentano quotidianamente potete immaginare in una scuola di danza!

Siccome mi piace arrivare preparata alla lezione mi sono impegnata a trovare soluzioni che permettessero di svolgere il programma didattico nel migliore dei modi. 

Sono arrivata alla prima lezione in mood pre-saggio: agitata. Quello che è successo mi ha stupito e  ha dimostrato che quando lavori con i bambini puoi prepararti quanto vuoi ma devi essere in grado di cambiare i tuoi programmi in fretta.

Il problema più grosso non è stato il distanziamento sociale ma il distacco dalla mamma.

Bimbi di 4 e 5 anni , che quindi hanno già affrontato un inserimento alla scuola dell'infanzia, piangevano disperati attaccati alle gambe delle madri.

Paradossalmente i bimbi di 3 anni mi sono sembrati più sicuri. 

Le mamme chiaramente erano a disagio. Ho due figli anche io e so perfettamente come ci si sente quando a casa ti torturano giorno e notte chiedendoti di andare a danza, calcio, tennis, etc e poi quando ti trovi lì non hanno più voglia e vogliono tornare a casa. 

Bambini in lacrime e mamme che sovrastano il loro pianto al grido di "Non capisco...voleva tanto venire!"... non era proprio l'inizio che speravo.

Per fortuna ho un pò di esperienza alle spalle. Con un gioco sono riuscita a catturare la loro attenzione, le ho portate in sala e da lì è stato tutto in discesa. 

All'uscita dalla lezione con bambine contente e più tranquille, mi sono confrontata con le mamme. Effettivamente anche all'asilo hanno dovuto fare un secondo inserimento, come se il lockdown avesse "cancellato" l'esperienza pregressa. 

E stasera vado a dormire con un unico pensiero:speriamo di non dover far affrontare di nuovi a questi cuccioli un lockdown! 





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